Guardiamoci attorno!

Da un anno stiamo vivendo un’esperienza che certamente lascerà un forte segno in tutti noi.

I contatti sociali sono diminuiti, in certi momenti addirittura annullati, e ci rendiamo conto di quanto importanti essi siano per noi.

Siamo dovuti rimanere chiusi nelle nostre case o limitati all’interno di territori comunali più o meno grandi, più o meno dotati di spazi dove potersi muovere nella natura o praticare attività motorie. Abbiamo certamente capito quanto un ambiente naturale accogliente e sano sia un elemento fondamentale per il nostro benessere, un concetto che non può essere ristretto al solo ambito individuale.

La salvaguardia della natura, assieme alla capacità di relazionarsi serenamente con gli altri, entra più profondamente all’interno del nostro benessere personale di quanto si possa pensare.

Questi mesi di forzati rallentamento, isolamento, costrizione, timore se vogliamo, stanno servendo a mettere in evidenza gli errori che si sono fatti nel passato trascurando l’attenzione collettiva nei confronti dell’ambiente, ritenendo che il valore della vita risiedesse in ciò che possediamo individualmente invece che collettivamente, misurando il successo in denaro e non in benessere e libertà.

Molti hanno capito che il giardino di casa propria, per quanto bello e curato possa essere, non è altro che un surrogato di libertà, perché quella sta al di fuori, laddove non ci sono recinti, barriere, confini.

Oggi, quando il nostro decreto quotidiano ce lo permette, usciamo da ciò che è “proprio” per godere dello spazio, della distanza, della scoperta di quegli ambienti che il nostro pianeta mette a disposizione di tutti, e che troppo spesso “pochi” si arrogano la presunzione di esserne padroni.

Allora vedi le ferite che nel tempo sono state inferte al pianeta mentre tutti noi stavamo curando il nostro piccolo spazio personale, che ora comprendiamo essere in ogni caso troppo stretto.

Riusciremo a capire che dobbiamo salvaguardare ciò che ci attornia come e meglio curiamo ciò che possediamo? Il benessere individuale non può essere disgiunto da quello dell’Ambiente in cui si vive perché ne siamo parte e abbiamo l’implicito dovere di curarlo così come curiamo il nostro corpo.

Guardiamoci attorno, osserviamo le cose belle e le cose brutte che ci circondano; consideriamo che ogni persona ha il diritto di vivere su questo pianeta in un equilibrio ottimale con la natura e attiviamoci tutti per non ripetere e reiterare gli errori del passato!

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